ITALIAEXCLUSIVE vuole offrirvi la possibilità di conoscere lo stupendo paesaggio delle colline delle Langhe e Monferrato, l'ambiente e le tradizioni legate al mondo misterioso del tartufo e di vivere l'emozione di andar per tartufi... scoprire i segreti più preziosi dei trifulau, custoditi gelosamente di generazione in generazione.







UN PO' DI STORIA DEL TARTUFO
Il tartufo è un frutto della terra conosciuto sin dai tempi più antichi. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1600-1700 a.C, ai tempi dei Sumeri e del patriarca Giacobbe. Gli antichi Sumeri utilizzavano il tartufo mischiandolo ad altri vegetali quali orzo, ceci, lenticchie e senape, mentre si dice che gli antichi Ateniesi lo adorassero al punto da conferire la cittadinanza ai figli di Cherippo, per aver inventato una nuova ricetta.
Nel primo secolo d.C., grazie al filosofo greco Plutarco di Cheronea, si tramandò l’idea che il prezioso fungo nascesse dall’azione combinata dell’acqua, del calore e dei fulmini. Da qui trassero ispirazione vari poeti; uno di questi, Giovenale, spiegò l’origine del prezioso fungo come frutto di un fulmine scagliato da Giove in prossimità di una quercia (albero ritenuto sacro al padre degli Dei). Poiché Giove era anche famoso per la sua prodigiosa attività sessuale, al tartufo da sempre si sono attribuite qualità afrodisiache.
Gli aneddoti riportati dimostrano che il tartufo, in latino definito semplicemente Tuber, era assai apprezzato alla tavola dei Romani, i quali raccolsero certamente dagli Etruschi l’uso culinario di questo fungo. I tartufi che deliziavano i palati dei patrizi romani erano scadenti solo nella qualità, perché, per quanto riguardava il prezzo, questo era salatissimo. Lo scrittore Apicio nel suo “De Re Coquinaria” inserì sei ricette al tartufo nel VII libro, quello che trattava le pietanze più costose. Apicio, vissuto tra il 25 a.C. e il 37 d.C., era personaggio molto noto all'epoca, menzionato sia da Seneca che da Plinio, tanto che su di lui si andò accumulando un'esuberante aneddotica. Si vuole ad esempio, che si sia ucciso dopo aver dilapidato in banchetti un immenso patrimonio.
Il tartufo evitò per tutto il Medioevo le mense frugali dell'uomo e rimase il cibo di lupi, volpi, tassi, maiali, cinghiali e topi. Il Rinascimento rilanciò il gusto della buona tavola ed il tartufo si mise in marcia per conquistare il primo posto tra le pietanze più raffinate. Nel '700, il tartufo Piemontese era considerato presso tutte le Corti europee una prelibatezza. La ricerca del tartufo costituiva un divertimento di palazzo, per cui gli ospiti e gli ambasciatori stranieri in visita a Torino erano invitati ad assistervi. Da qui forse nasce l’usanza di utilizzare per la cerca un animale elegante come il cane, al posto del maiale, utilizzato soprattutto in Francia.
Il Conte Camillo Benso di Cavour, durante la sua attività politica, utilizzò il tartufo quale mezzo diplomatico, il compositore Gioacchino Rossini lo definì “Il Mozart dei funghi”, mentre Lord Byron lo teneva sulla scrivania perché il profumo lo aiutasse a destare la sua creatività e Alexandre Dumas lo definì il Sancta Sanctorum della tavola.







IL PROGRAMMA DELLA VISITA
• Illustrazione della storia e delle caratteristiche dei tartufi.
• La ricerca del tartufo bianco d'Alba, in compagnia di un folcloristico trifulao, e del suo fedele cane addestrato.
• Un viaggio tra gli oggetti, le immagini e i ricordi del trifulau:
Riuniti attorno ad un tavolo....in un punto panoramico del bosco Vi parliamo.......della storia, delle tradizioni e delle caratteristiche del tartufo e di come gustarlo. Vi raccontiamo.......aneddoti, curiosità legati al mondo del tartufo e del trifulau. Vi offriamo il tradizionale Brindisi al tartufo
• Assaggio di tartufi abbinati a cibi tradizionali e vini locali.







CALENDARIO
La raccolta del tartufo bianco d’Alba si effettua da metà settembre a fine dicembre. E’ l’autunno il momento della crescita del tartufo bianco, che raggiunge la massima maturazione a cominciare da Ottobre.

Settembre - Dicembre: Tartufo bianco pregiato.

Gennaio - Marzo: Tartufo nero invernale e bianchetto.

Maggio - Novembre: Tartufo nero estivo.

Possibilità  di  effettuare  la  ricerca  del  tartufo di notte”
Quando le condizioni climatiche sono favorevoli e consentono di vivere con voi l'emozione e il fascino di andare a cercare i tartufi di notte e di brindare al tartufo nel bosco, al chiaro della luna (se siamo fortunati).


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